sabato 3 novembre 2012

I 10 motivi per cui vivo a Berlino


Ad un anno esatto dalla mia decisione di venire a Berlino ora posso stilare un primo bilancio. Per la cronaca: decisi di trasferirmi durante un viaggio ad Amsterdam il 2 giugno dell’anno scorso (2011) mentre discutevo col mio compagno di merende che viveva giá quí cosa fare della mia vita. Credo che Amsterdam sia il posto ideale per prendere decisioni sulla propria esistenza.
Al costo di essere banale, ho voluto stilare i 10 motivi per cui vivo e resto qui. Molti di questi punti in realtá rientreranno anche in una lista contraria, ovvero i 10 motivi per cui non resterei a Berlino, ma se sono ancora qui evidentemente i punti a favore sono superiori. Ecco il mio personale elenco:
  1. Questo non é un paese per vecchi. Chi ha vissuto, studiato e lavorato in Italia anche solo per 10 anni, sa di cosa parlo! Due cose su tutte: il mio capo ha 37 anni e l’altro socio é del 84 (fate i vostri conti). A 23 anni, se non prima, molti hanno completato il proprio ciclo di studi, facendo nel frattempo numerosi stage e lavoretti; questo fa si che mentre noi stiamo ancora lì a scegliere l’argomento della tesi per la laurea triennale, un tedesco medio ha già una laurea, esperienza lavorativa e soldi da parte (il lavoro da studente ha una tassazione molto esigua in Germania). E non meravigliamoci di vedere ragazze di 28 anni in attesa del terzo figlio...
  2. Qui a Berlino (e non parlo assolutamente del resto della Germania) la gente si sa godere la vita. Altroché. Diciamocelo, in Italia la gente non sa più godersi la vita. Anche scegliere dove passare il sabato sera per me era diventato uno stress. Qui dimenticatevi costi folli, selezione all’ingresso e dressin’ code (ad eccezione forse del Berghain). Mettetevi quello che vi pare, compratevi una birra o una clubmate al primo market che capita, prendete il mezzo di trasporto più comodo (attivi nel weekend all night long) e infilatevi nel primo locale che vi piace. Il fine settimana inizia alle 18 del venerdì sera e finisce domenica. Poi arriva il lunedí, ma questo non impedisce a nessuno di fare pausa pranzo in uno dei numerosi parchi (se il tempo lo permette chiaramente) e prendersi una birra usciti dall’ufficio.
  3. Viene naturale da quanto scritto sopra: i trasporti pubblici. Funzionano tanto e bene. Nel weekend sono attivi tutta la notte, invece durante la settimana sono garantiti fino ad oltre mezzanotte. Mi chiedo a cosa serva la macchina in questa cittá visto che con i mezzi si arriva ovunque e ad un costo piú che onesto. E se il tempo e la voglia ve lo permettono, potete sempre muovervi in bici: le piste ciclabili sono capillari e ben fatte e sarete in ottima compagnia per dedicarvi allo sport preferito di questa cittá, ovvero “uccidi il pedone”. In ogni angolo ci sono affitta - bici, quindi non avete nessun obbligo di acquistarne una.
  4. Sempre dal punto 2: I locali e la vita notturna. Ce n´é per tutti i gusti, dove per gusti mi riferisco a quelli musicali, a quelli alimentari e perché no... a quelli sessuali (siamo o non siamo nel regno della tolleranza?). C’é davvero ogni sorta di ristorante, club o pub. E i club qui sono aperti anche per 24 ore di fila... il consiglio é quello di mettere scarpe comode!
  5. Scelta. Un po´ si evince anche dalla moltitudine descritta al punto 4, ma in generale per Berlino c´é una grossa varietá di possibilitá. É una cittá enorme, occupa cinque volte la superficie di Milano, e per forza di cose offre una moltitudine di scelte. Ogni quartiere ha la sua precisa identitá, c´é il quartiere turco, quello gay, quello fighetto, quello ebraico (o pseudo tale), quello neo-nazi, quello dandy-hipster, quello metal - dark -anarchico. Un vero meltin pot socio culturale. E questo vale davvero per ogni cosa: per le scuole di lingua, per i cinema, per i musei, per i negozi, ... Insomma dimmi cosa scegli e ti diró chi sei, e se ti piace sperimentare allora a Berlino non ti annoierai mai.
  6. Berlino é multietnica. C´é una grossa comunitá turca, ed é evidente in quartieri come Neukolln, Kreuzberg, Wedding, Moabit. Oltre a questa peró, ce ne sono di altrettanto numerose di russi, polacchi, italiani (e quando mai!), spagnoli, greci, vietnamiti, cinesi,... Questo si traduce in numerosi stimoli culturali. Purtroppo pur essendo tremendamente affascinato dalle possibilitá dovute a tali scambi, forse é l’aspetto che ho piú trascurato da quando sono a Berlino. Sará che sono io il primo a sentirmi (e ad essere) straniero, ma mi sto focalizzando a comprendere la cultura tedesca prima della altre, e onestamente non ci sto riuscendo. Rimane comunque il fatto che quando vorró e potró sicuramente avró molte possibilitá di conoscere e sperimentare una moltitudine di culture.
  7. É una capitale degna di tale nome. Ha tutte le strutture e gli strumenti che si addicono alla prima potenza europea. La municipalitá in se é coperta di debiti, ma immagino che i lavori di ristrutturazione globale di una metropoli come questa richiedano mezzi spropositati. Partire ed arrivare a Berlino é facilissimo: ogni destinazione é raggiungibile via aereo, treno o autobus. In attesa del nuovo aeroporto, rimango aperti i due storici (facilmente raggiungibili dal centro cittadino) da cui decollano le compagnie di bandiera, quelle internazionali e soprattutto (per me) quelle low cost. La stazione centrale di Berlino é nuovissima ed é un capolavoro architettonico. Disposta su piú livelli da´ accesso a treni da e per ogni destinazione. A questa si affiancono le stazioni “minori” dislocate per i quattro punti cardinali della cittá. Come giá detto il sistema di trasporto pubblico é capillare e commisurato alle esigenze cittadine, non come certe capitali in cui muoversi é un incubo ancor piú che spostarsi dall’aeroporto alla cittá (chi ha detto Roma?). Le infrastrutture tecnologiche sono in continua espansione e aggiornamento: la tecnologia LTE é giá realtá, e la fibra ottica per i 100mbit residenziali copre giá gran parte della cittá. Inoltre é partito da poco il progetto del wifi gratuito per tutta Berlino. E poi ci chiediamo come mai le startup tecnologiche aprono tutte qui...
  8. Opportunitá lavorative e costo della vita. Questo punto fará storcere il naso a molti, ma se per me posso parlare entro i dovuti limiti, ho conosciuto molta gente qui che mi ha reso partecipe delle proprie esperienze positive. La mia vicessitudine personale é quella di un ingegnere con forte propensione ed esperienza nel ramo informatico, questo significa che in una cittá dove nascono startup tecnologiche con business “internettiano” ogni giorno, le opportunitá per me si sprecano. Per quelli che non sono nel ramo informatico direttamente ci sono altre mille possibilitá, ma che per mille motivi spesso non vengono colte e ci si rintana nel banale “a Berlino non c´é lavoro”. Come dice la nostra benemerita ministra, e mai come a Berlino é vero, bisogna essere “choosy” e il lavoro si trova. L’occasione d’oro poi magari arriva. Ma intanto non si sta a spasso, si accumula esperienza e si perfezionano le lingue straniere. Ah, e dimenticatevi gli stipendi da Baviera, per il semplice fatto che qui tanti soldi non servono! Grazie a Dio con 1000 euro si arriva ancora a fine mese. A Berlino ci sono prezzi umani (certo variabili a seconda del quartiere) e accessibili a tutti per tutte le necessitá: alimentari, vestiti, divertimento, operatori telefonici, ...
  9. La gente. Croce e delizia dell’italico che si interfaccia col teutonico. Oltre e mille aspetti negativi, qui la gente se non altro si fa gli affari propri. Nessuno vicino di casa troppo invadente. Nessuno collega troppo appiccicoso. Nessun dobbiamo-essere-amici-per-forza-perché-frequentiamo-la-stessa-palestra. I silenzi a pranzo o in pausa caffé non sono di imbarazzo ma di perenne riflessione, e per tanto MOLTO apprezzati. Insomma, quando vi volete divertire e far casino ci sono sempre i connazionali, quando non ce la fate piú e volete stare in pace ci sono i tedeschi. Ovviamente non si puó generalizzare, ma io la vivo cosí! E poi davvero, volete mettere il non doversi preoccupare di cosa-mi-metto-la-mattina-per-uscire-di-casa?
  10. Lo lascio per ultimo perché forse é il motivo piú scontato: Berlino é bella! É una cittá che anche dopo anni e anni ha sempre un motivo per togliere il fiato: basta un angolo, un parco, uno scorcio di fiume, un residuato bellico riportato alla luce ed esposto al pubblico, un palazzo restaurato e donato nuovamente ai cittadini, una mostra, un museo, un club, qualunque cosa... davvero... anche se il clima é quello che é, uscire per Berlino é sempre una piacevole sorpresa. E scusate se é poco...

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